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REPUBBLICA ROMANA
IN NOME DI DIO E DEL POPOLO
Visto il Decreto dell’Assemblea Costituente del 21 Febbrajo 1849, col quale si dichiarano proprietà della Repubblica tutti i Beni Ecclesiastici dello Stato Romano, assumendo il Governo la conveniente dotazione per i Ministri del Culto.
Considerando che per l’esecuzione di quel Decreto si vanno a deputare Commissioni, le quali determinino quella dotazione, e procedano alla liquidazione di tutti gli altri oneri pesi ed obblighi tanto pel Culto, quanto a favore de’ terzi per qualsivoglia titolo, onde assegnarvi per l’esatto soddisfacimento le corrispondenti garanzie e sicurezze, restringendole e trasferendole sopra una proporzionata quota di quelle proprietà ed altre attività che all’oggetto verranno vincolate.
Considerando che a mettere ad effetto tale restrizione e trasferimento di pesi e vincoli per quello riguarda la rendita consolidata, conviene annullare tutti i certificati ora esistenti, e crearne degli altri corrispondenti di nuova emissione.
Considerando che l’utilità pubblica e le esigenze dell’Erario richiedono che intanto si tragga partito da una parte di quelle attività che rimangono libere e disponibili, specialmente per erogarle nel ritiro ed ammortizzazione della carta monetata con corso coattivo, e per sussidiare l’Erario.
Considerando che per ottenere questo ritiro