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REPUBBLICA ROMANA
IN NOME DI DIO E DEL POPOLO
Considerando la utilità degli esercizii ginnastici e specialmente di quello della Scherma tanto della spada e della baionetta inastata per la fanteria, quanto della sciabla, spadone e lancia per la Cavalleria:
Considerando che all’uopo è necessario che ogni corpo Militare della Repubblica abbia il suo Maestro d’armi;
Considerando che per l’effetto conviene dapprima formare un numero di Maestri, corrispondente al numero dei Corpi;
Il Ministro della Guerra
Ordina:
Saranno istituite tre scuole normali di scherma nelle piazze principali di Roma, Bologna ed Ancona.
In quella di Roma vi sarà un Maestro che dovrà pure attendere alla istruzione di Cadetti d’Infanteria, nel loro rispettivo Collegio, ed avrà perciò due sotto-Maestri di ajuto. In quelle di Bologna e di Ancona vi sarà un Maestro con un sotto-Maestro per ciascuna.
Ogni compagnia dell’armata darà a queste scuole un’individuo apprendista, scelti dai Capi di Corpo fra i più vigorosi ed intelligenti, purchè non abbia sorpassato il venticinquesimo anno.