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blicano, concordi come un famiglia di buoni, sotto il guardo di Dio e dietro alle ispirazioni dei migliori per Genio e Virtù, alla conquista dell’ordine vero, Legge e Forza associate.

Così intendiamo il nostro mandato. Così speriamo che tutti i cittadini lo intenderanno a poco a poco con noi. Noi non siamo Governo d’un partito; ma Governo della Nazione. La Nazione è Repubblicana. La Nazione abbraccia quanti oggi professano sinceri la fede repubblicana: compiange ed educa quanti non ne intendono la santità; schiaccia nella sua onnipotenza di sovranità quanti tentassero violarla con ribellione aperta o meno segrete provocatrici di risse civili.

Nè intolleranza, nè debolezza. La Repubblica è conciliatrice ed energica. Il Governo della Repubblica è forte; quindi non teme; ha missione di preservare intatti i diritti e libero il compimento dei doveri d’ognuno; quindi non s’inebria d’una vana e colpevole securità. La Nazione ha vinto: vinto per sempre. Il suo Governo deve avere la calma generosa e serena, e non gli abusi della vittoria. Inesorabile quanto al principio, tollerante e imparziale cogli individui: abborrente dal transigere e dal diffidare: nè codardo nè provocatore: tale dev’essere un Governo per esser degno dell’istituzione Repubblicana.

Economia negli impieghi; moralità nella scelta degli impiegati: capacità, accertata dovunque si può per concorso, messa a capo d’ogni ufficio, nella sfera amministrativa.

Ordine e severità di verificazione e censura