Pagina:Bollettino delle leggi e disposizioni della Repubblica Romana (1849).pdf/181


— 148 —

Quesito 2. Se le Casse di risparmi, gli Ospedali degli infermi e gli Istituti aventi per fine la carità e filantropia pubblica debbano sottoporsi al prestito.

Risposta. La Legge non ammette eccezioni, ed ogni Istituto è altamente interessato nella salute della Repubblica; e quindi ogni Istituto deve contribuire al prestito, che a ragion finita non è un danno, non è una falcidia alle rendite della sua Amministrazione, ma sì bene un rinvestimento sicuro, e fruttifero. Rispetto alle Casse di risparmio le rendite si desumeranno dalla media dei conti resi a tutt’oggi: per i corpi morali, ed Istituti sotto qualunque nome esistenti si desumerà dai registri di amministrazione o con altri mezzi ordinarj.

Quesito 3. Se le Società in accomandita, le Banche Commerciali, Case industriali, e simili siano soggette al prestito.

Risposta. Affermativamente in tutto, come alla precedente risposta.

Quesito. 4. Se i Municipj debbano essere compresi tra i corpi morali soggetti al prestito: nel caso affermativo, se la rendita tassabile abbia a calcolarsi sui fondi e capitali proprj, oppure su tutla la rendita municipale proveniente anche da percezione di tasse, dazi ec.

Risposta. S’imporrà sulle rendite de’ capitali proprii.

Quesito 5. Se debbano considerarsi una sola famiglia avente comunione di beni più fratelli o più discendenti da comune stipite che, non ostante la operata separazione de’rispettivi patrimonj per atto pubblico o privato, vivano in co-