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utile una tal legge, e la voleste rispettata ed eseguita; e al primo segnale d’ingiuste perturbazioni, accorreste da tutte parti con grande frequenza a persuadere gl’ingannati, a reprimere gli agitatori. Vi parve santa una legge, che i bronzi religiosi trasforma in armi non meno religiose; armi che tutti gl’Italiani dovranno far giuramento di adoperare contro il comune nemico; armi ché, respinti una volta oltre l’Alpi i soldati della vecchia conquista, assicurata l’indipendenza, difenderanno da ogni contagio straniero quella armonia di libere e civili operosità, con che l’Italia e Roma sono chiamate a compiere la terza volta un grande lavoro sovra la terra. Vi parve poi necessaria ed utile, perchè gli ostacoli che s’incontrano nell’acquisto d’armi forestiere, i prezzi altissimi dei metalli, la povertà della Patria e l’imminente pericolo esigevano un tale provvedimento; il quale, mentre soccorre alla comune difesa, offre lavoro e pane ai figliuoli del povero popolo.

Cittadini! Guardie Nazionali! La spontanea ed efficace cooperazione da voi prestata alla esecuzione della Legge e al mantenimento dell’ordine, non è il primo saggio che avele offerto di quelle cittadine virtù, che vi rendono degni della libertà conquistata; non è la prima delle solenni risposte da voi date a chi vi calunnia.

Proseguite, o magnanimi, in questo altissimo ufficio di patria tutela; ammonite, ammaestrate gl’illusi. Il Governo saprà far rispettare nelle vostre leggi la vostra sovrana dignità. Voi innalzatevi ognora più a quella santa missione, che è tutta vostra, di popolo educatore, di popolo