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ghi, che si assumono, han diritto a percepire un equo onorario, che a seconda del grado, e delle occupazioni assicuri a ciascuno un decente sostentamento.

52 Gli onorarj restando fissati con equa distribuzione tolgono ogni pretesto a soprasoldi, o a qualunque straordinaria gratificazione.

53 Sarà posta nell’interno degli officj una tabella, che dimostrerà l’assegno, di cui fruisce ogni impiegato annualmente.

54 Oltre l’onorario l’impiegato deve avere un premio, che compensi i suoi meriti. Questo non può rinvenirsi più proficuamente, che nelle promozioni, dando così un incoraggiamento a sempre meglio meritare del Governo.

55 Le promozioni avranno luogo per solo titolo di merito. Questo si pondera in ragion composta dell’abilità, dell’assiduità, e dell’anzianità di servigio. Il grado dà diritto ad ascenso, quando però vi sia unita l’abilità, che si richiede indispensabilmente in ogni promozione.

56 Di regola le promozioni avvengono entro la stessa categoria, in cui l’impiegato appartiene.

57 I Commessi delle Ponenze, salvi i titoli di cui sopra, sono chiamati a far passaggio promiscuamente alla carica di minutante, poichè tra le Ponenze non avvi supremazia di sorta.

58 Principale dovere di ciascun impiegato si è quello di adempiere esattamente alle incombenze del proprio officio.

59 Ferma la massima, che la distribuzione di materie non conferisce attribuzioni esclusive, tutti gl’impiegati, ove il bisogno lo esiga, dovranno