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orlando innamorato |
[St. 15-18] |
Come io vi dissi su poco davante,1
Grifon quello animale al naso ha preso,
E sopra al capo vi tenea le piante,
Facendo a forza il muso star disteso;
E così stando, vi gionse Aquilante,
Qual prestamente fu de arcion disceso,
E prese la sua lancia, che era in terra,
Chè non l’aveva oprata in questa guerra.
Con quella in mano allo animal s’accosta,
Ponendo a tal ferire ogni possanza,
E tra la aperta bocca il colpo aposta,
E dentro tutta vi cacciò la lanza.
Via per il petto e per la prima costa
Fece apparir la ponta per la panza,
Però che sotto al corpo e ne le aselle
Il cocodrilo ha tenera la pelle.
Ben vi scio dir che il tratto a Grifon piacque,
Perchè già più non lo potea tenire;
Mai lieto fu cotanto poi che nacque.
Ora comincia Orilo ad apparire,
Che su venìa natando per quelle acque.
Quando Aquilante lo vidde venire,
Può far, diceva, il celo e tutto il mondo
Che abbi pescati e monchi in su quel fondo?
Lui l’uno e l’altro de’ bracci menava
E l’onda con le mano avanti apriva;2
Come una rana quel fiume notava,
Tanto che gionse armato in su la riva.
Grifon verso Aquilante ragionava:
Se questa bestia fosse ancora viva,
Quale abbiam morta con affanno tanto,
Di tale impresa non avremo il vanto.3
- ↑ P. dissi fu.
- ↑ P. mani.
- ↑ T. harremo: Mr. haremo; P. avremmo.