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[St. 3-6] libro iii. canto iii 37

         Contai del cocodrilo in che maniera1
     Da la torre de Orrilo a furia n’esce.
     A meraviglia grande è questa fiera,
     Che molto vive e sempre in vita cresce;
     Ora sta in terra ed or nella riviera,
     Le bestie al campo, a l’acqua prende il pesce;
     Fatto è come lacerta, over ramaro,
     Ma di grandezza già non sono al paro;

         Chè questo è lungo trenta braccia, o piue,
     Il dosso ha giallo e maculoso e vario;2
     La mascella di sopra egli apre in sue,
     Ed ogni altro animal fa pel contrario.
     Tutta una vacca se ingiottisce, o due,
     Chè ha il ventre assai maggior de un grande armario,3
     E denti ha spessi e lunghi de una spana:4
     Mai fu nel mondo bestia tanto istrana.

         Ora Grifon, che lo vidde venire,
     Come detto è di sopra, a tal tempesta,
     Mosse con gran possanza e molto ardire
     Verso di quello e la sua lancia arresta.
     Più bello incontro non se potria dire:
     Tra gli occhi il colse, a mezo de la testa.
     Grossa era l’asta, e il ferro era pongente,
     Ma l’uno e l’altro vi giovò nïente.

         Fiaccosse l’asta come una cannuza,
     E poco fece il ferro alla percossa;
     Chè a quella bestia non passò la buza,
     Tanto era aspra e callosa e dura e grossa.
     Ora apizata è ben la scaramuza,
     E la fiera orgogliosa, ad ira mossa,
     Aperse la gran bocca; e senza fallo
     Integro se il sorbiva esso e ’l cavallo.

  1. P. Dissi.
  2. Mr. e P. E ’l
  3. P. omm. il.
  4. Mr. e P. omm. ha.