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orlando innamorato |
[St. 31-34] |
Lor, scambiettando ad ogni lato, sguizzeno,1
Con salti dritti se innalciano a l’aria;
Così danzando, una canzon comincieno
Di nota arguta, consonante e varia;
E con le voci, che’ stormenti vinceno,
Fan rintonar la tomba solitaria;2
Poi ne la fin, tacendo tutte quante,
Se ingienocchiarno al cavalliero avante.
Quindi se fu levata una di quelle,
E Mandricardo comincia a lodare,
Ponendo sua virtù sopra alle stelle3
Per questa impresa tanto singulare.
Come ella tacque, e due altre donzelle
Apresero il barone a disarmare,
E disarmato sotto alla sua scorta,
Fuor de la tomba il misero alla porta.
Adosso poi gli posero un bel manto
De fina seta, ricamato a ziffere,
E perfumârlo apresso tutto quanto
De odor suavi e con acque odorifere;
E con festa ioconda e dolce canto,
Suonando tamburini e trombe e piffere,
Per una scala di marmoro ad aggio
Con lui se ritornarno entro al palaggio:
Nel bel palaggio, quale io ve contai,
Che avea il scudo di Ettorre alla gran piazza.
Quivi eran cavallieri e dame assai,
Chi canta e danza, e chi ride e sollazza:
Più regal corte non se vidde mai;
Ma, come apparve Mandricardo in fazza,
Gli andarno contra; e a sumissimo onore
Lo riceverno a guisa de segnore.
- ↑ Mr. e P. scambitando.
- ↑ T. rituonar.
- ↑ P. Mettendo.