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prefazione | xxi |
più sopra (comprendente anche il quarto libro, opera dell’Agostini), a cui sono stati appiccicati il quinto libro e fine de tutti li libri dell’Innamorato di Raffaele da Verona, ed un poemetto il quale non ha nulla che fare coll' Innamorato1, ambidue stampati a Milano nel 1518. Il Panizzi stesso non esitò a credere di avere realmente tra mano un esemplare della edizione milanese del 1513.
Seguono altre edizioni, descritte tutte quante dai citati biografi. Eccole in ordine di tempo:
Venezia, Nicolò Zoppino e Vincenzio compagni, 1521. È la prima eseguita dallo Zoppino; io non l'ho potuta esaminare, ma il Tosi a cui appartenne l’unico esemplare noto (passato poi nella biblioteca privata del marchese Girolamo d’Adda, ed ora esulato, credo, in Inghilterra), assicura che le due successive del ’28 e del ’32 (33) «corrispondono perfettamente» ad essa. Dirò qui adunque che la edizione del ’28 da me esaminata, si ricollega (direttamente o indirettamente non potrei dire, per la mancanza di esemplari di alcuna delle edizioni intermedie) a quella del 1506, di cui riproduce grossolani errori, già scomparsi nella milanese del 1513. Talora invece gli errori sono corretti, e ad una lezione è sostituita un’altra, senza alcuna apparente ragione2. Tutto questo sembra dimostrare
- ↑ Cfr. la mia storia del Poema cavalleresco nella collezione del Vallardi, vol. II, pag. 116.
- ↑ Secondo il Panizzi, la zoppiniana del 1532 (33) dà un testo meno genuino che le due del Pincio (1532) e del Bindoni (1538). Lo stesso può affermarsi di questa del 1528, sebbene resti fermo che essa fu condotta sulle edizioni più antiche.