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orlando innamorato |
[St. 11-14] |
Così dicendo salta della sella
E il corsier per la briglia li presenta.
Bradamante, che vide la donzella
Nel viso di color de amor dipenta,
E gli occhi tremolare e la favella,
Dicea tra sè: Qualche una mal contenta1
Serà de noi e ingannata alla vista,
Chè gratugia a gratugia poco acquista.
Così tra sè pensando, Bradamante
Disse alla dama: Questo dono è tale2
Che a meritarlo io non serìa bastante:3
Se ben tutto mi dono, poco vale.
Ma il dar per merto, è cosa di mercante,
E voi, che aveti lo animo regale,
Degnareti accettarmi quale io sono,
Che il corpo insieme e l’anima vi dono.
— Ciò non rifiuto, disse Fiordespina
Nè di cosa ch’io tengo, più me exalto;4
Non fece mai, che io creda, un don regina,
Che ne pigliasse guidardon tanto alto.
Bradamante tacendo a lei se inclina,
E sì come era armata prese un salto,
Che avria passato sopra una ziraffa;
Salì a destriero, e non toccò la staffa.
La Saracina a quello atto se affisse,
Con gli occhi fermi e di mirar non saccia,
Poi chiamando e’ compagni intorno, disse:
Per me, non per voi fatta è questa caccia.
Se al mio comando alcun disobidisse,
Serà caduto nella mia disgraccia,
Che meglio vi serà cader nel foco:
Vo’ che ciascun stia fermo nel suo loco.
- ↑ T. e Mr. qualche una.
- ↑ P. quello.
- ↑ T. sera; Mr. omm. io.
- ↑ Mr. cose.