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106 orlando innamorato [St. 31-34]

         Lui tagliò de le piante più che vinte,
     E de ciascuna uscia novo lavoro,1
     Or grandi occelli con penne depinte,
     Or bei palagi, or monti de tesoro;
     Ma queste cose rimasero extinte,
     Chè Brandimarte ad alcuna di loro
     Mai non se apiglia e dietro a sè le lassa,
     E per la selva sino al fiume passa.

         Come alla riva fu gionto il barone,
     Divenne in faccia di color di rosa
     E tutto se cangiò de opinïone,
     Per trabuccarse ne l’acqua amorosa;
     E per gran forza de incantazïone,
     Non se amentava Orlando, nè altra cosa,
     E gioso se gettava ad ogni guisa,
     Se a ciò non reparava Fiordelisa.

         Perchè essa già composti avea per arte
     Quattro cerchielli in forma di corona,
     Con fiori ed erbe acolte in strane parte,
     Per liberar de incanti ogni persona;
     E pose un de essi in capo a Brandimarte,
     Quindi de ponto in ponto li ragiona
     Lo ordine e il modo e il fatto tutto quanto,2
     Per trare Orlando fuor di quello incanto.

         Il franco cavalliero incontinente
     Fa tutto ciò che la dama comanda;
     Nel fiume se giettò tra quella gente,
     Che danza e suona e canta in ogni banda.
     Ma lui non era uscito di sua mente,
     Come eron gli altri, per quella ghirlanda3
     Che Fiordelisa nel capo gli pose,
     Fatta per arte de incantate rose.

  1. P. uscì.
  2. Mr. ordine el modo el f.; P. ordine, il modo.
  3. P. e Mr. eran.