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62 orlando innamorato [St. 11-14]

         Perchè Origille, quella damigella
     Che avea campata, seco dimorava.
     Amore e gran desio dentro il martella,
     Ma pur indugïar deliberava.
     La luna era nel celo et ogni stella,
     Il conte sopra a l’erba si posava,
     Col scudo sotto il capo e tutto armato;
     La damigella a lui stava da lato.

         Dormiva Orlando, e sornacchiava forte
     Senz’altra cura il franco cavalliero;
     Ma quella dama, che è di mala sorte
     Et a seguir Grifone avea il pensiero,
     Fra sè deliberò dargli la morte;
     E, rivolgendo ciò l’animo fiero,1
     Vien pianamente a lui se approssimando,
     E via dal fianco gli distacca il brando.

         Tutto è coperto il conte d’armatura:
     Non sa la dama il partito pigliare,
     Nè de ferirlo ponto se assicura,
     Onde destina di lasciarlo stare.
     Lei prende Brigliadoro alla pastura,2
     E prestamente su vi ebbe a montare,
     E via camina e quindi s’alontana,
     E porta sieco il brando Durindana.

         Orlando fu svegliato al matutino,
     E del brando s’accorse e del ronzone.
     Pensati se de questo fu tapino,
     Che ’l credette morir di passïone;
     Ma in ogni modo entrar vole al giardino:
     E bench’egli abbia perduto il ronzone
     E il brando di valor tanto infinito,
     Non se spaventa il cavalliero ardito.

  1. P. a ciò.
  2. P. Prende lei.