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54 orlando innamorato [St. 51-54]

         Questo è il regno de Orgagna, se nol sciai,
     E sei presso al giardin de Fallerina.1
     Cosa più strana al mondo non fu mai:
     Fatto l’ha per incanto la regina;
     E tu securo in queste parte vai?
     Ma serai preso con molta roina
     E dato al drago, come gli altri sono,
     Se presto non te fuggi in abandono.

         Molto fu alegro alora il paladino,
     Poi che cognobbe in questo ragionare
     Che egli era pervenuto a quel giardino,
     Qual convenia per forza conquistare.
     Ma quel bravel, che ha viso di mastino,2
     Disse: Ancor, paccio, stai ad aspettare?
     Come qui t’abbia il capitano scorto,
     Incontinente serai preso e morto.

         Finito non avea questo sermone,
     Che ’l capitano, che l’ebbe veduto,
     Gridò: Pigliàti presto quel bricone,
     Che in soa mala ventura è qui venuto.
     Adrieto il menarete alla pregione,
     Poi che ’l drago per oggi fia pasciuto
     De questi tre che or ne vanno alla morte:
     Domane ad esso toccarà la sorte.

         Ciascun presto pigliarlo se procura:
     Tutta se mosse la gente villana.
     Il conte, che de lor poco se cura,
     Imbracciò il scudo e trasse Durindana.
     Adosso li venian senza paura,
     Chè non sapean sua forza sì soprana;
     Ciascun s’affretta ben d’esservi in prima,
     Perchè aver l’arme del guerrier se stima.

  1. T. e Mr. preso.
  2. T. Brever; Ml. brevier; P. bravel.