Pagina:Boiardo - Orlando innamorato II.djvu/476

466 orlando innamorato [St. 7-10]

7 De azuro e de ôr vestito era a quartiero,
     E a tale insegne è il destrier copertato;
     La rocca e’ fusi porta per cimiero.
     Ver Brandimarte se ne vien al prato;
     E solo è seco il giovane Rugiero,
     Senza alcuna arma, for che ’l brando a lato,
     E dopo alcun parlar tutto cortese,
     Voltò ciascuno e ben del campo prese.

8 Poi ritornarno con le lancie a resta
     Quei dui baron, che avean cotanta possa,
     Drizzando i lor ronzon testa per testa.
     Ciascuna lancia a meraviglia è grossa,
     Ma entrambe se fiaccarno con tempesta,
     E l’uno a l’altro urtò con tal percossa,
     Ch’e lor destrier posâr le groppe al prato,
     Benchè ciascun di subito è levato.

9 E via correndo come imbalorditi
     Ne andarno a gran ruina quasi un miglio,
     E credo che più avanti serian giti,
     Ma fu dato a ciascun nel fren di piglio.
     E duo baroni al tutto eran storditi,
     E a l’uno e a l’altro uscia il sangue vermiglio
     Di bocca e da l’orecchie e per il naso,
     Tanto fu il scontro orribile e malvaso!

10 Or se vengono a dietro a passo a passo,
     Ciascun di vendicar voluntaroso;
     Poi spronarno e destrieri a gran fraccasso,
     L’un più che l’altro a corso ruïnoso.
     Alcun di lor non segna al scudo basso,
     Ma dritto in fronte a l’elmo luminoso;
     Le lancie de le prime eran più grosse,
     Ma non restarno integre alle percosse.

25. MI. e Mr. ««; P. vengono dietro. — 36, X- valuntarioBO : MI. voluti'

tarato,