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CANTO VENTESIMOTTAVO
Segnori e dame, Dio vi dia bon giorno
E sempre vi mantenga in zoia e in festa!
Come io promissi, a ricontar ritorno
De Brandimarte, che con tal tempesta
Presso a Biserta va suonando il corno
Et isfida Agramante e la sua gesta,1
Dicendo nel suonare: O re soprano,
Odi mio suono, e nol tenire a vano.
Se non è falsa al mondo quella fama
La qual per tutto tua virtù risuona,
E per valore un altro Ector ti chiama,
Perchè hai de ogni prodeza la corona,
Onde per questo ti verisce et ama2
Tal che giamai non vidde tua persona,
Et io tra gli altri certamente sono,
Che non te ho visto, et amo in abandono: