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orlando innamorato |
[St. 55-58] |
E come Ercole già sol per amore
Fo vinto da una dama lidïana,1
Così a lui prese Italia vinta il core,
Onde scordosse la sua terra Ispana,
E seminò tra noi tanto valore,
Che in ogni terra proxima e lontana
Ciascaduna virtù che sia lodata,2
O da lui nacque, o fo da lui creata.
Ma l’undecimo Alfonso giovanetto,
Con l’ale è armato, a guisa de Vittoria,
Sì come la natura avesse eletto
Uno omo a possedere ogni sua gloria;3
Chè, volendo di lui con dir perfetto
Di ciascuna cosa seguir la istoria,4
Avria coperto, non che il pavaglione,
Ma il mondo tutto in ogni regïone.
Pur vi era ordita alcuna eletta impresa
De arme, o di senno, o di guerra, o de amore:5
Sì come è Italia da’ Turchi diffesa
Per sua prodezza sola e suo valore;
E la battaglia tutta era distesa
Di Monte Imperïale a grande onore,
E le fortezze ruïnate al fondo,
Sì belle che eran di triomfi al mondo.
Il duodecimo a questo era vicino,
Di etate puerile e in faccia quale
Serìa depinto un Febo piccolino,
Coi raggi d’oro in atto trïomfale.6
Ne l’abito sì vago e pellegrino,
Giongendovi gli strali e l’arco e l’ale,
Tanta beltate avea, tanto splendore,
Che ogniom direbbe: Questo è il dio d’Amore.
- ↑ P. d’una.
- ↑ T. e Mr. che si lodata.
- ↑ T., Ml. e tir. possidere.
- ↑ Ml. Di ciascaduna cosa seguir; T. Di ciascuno altro seguir; Mr. seguire.
- ↑ T., Ml. e P. arme di.
- ↑ P. faccio, quale.