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36 orlando innamorato [St. 51-54]

         Ma già non se cambiarno e’ duo germani,1
     Ciascuno è bene a Dio racomandato.
     Avanti a sè scontrarno in su quei piani
     Un cavalliero a piedi e tutto armato.2
     Eran da lui ancor tanto lontani,
     Che non l’avrebbon mai rafigurato;
     Ma poi dirovi a ponto questo fatto,
     Che nel presente più di lor non tratto;3

         E tornovi a contar di quel castello
     Qual era assedïato da Marfisa.
     Chiarïone ogni giorno era al zambello
     Con gli altri che la istoria vi divisa;
     La regina cacciava or questo or quello,
     Ma non la aspetta alcun per nulla guisa;
     Già tutti quanti, excetto Sacripante,
     L’avian provata nel tempo davante.

         Esso non era della rocca uscito,
     Però che nella prima questïone
     De una saetta fu alquanto ferito,
     Sì che non può vestir sua guarnisone.
     Già tutto un mese integro era compìto,
     Poi che qua gionto fu il re Galafrone,
     Quando tutti e’ baroni una matina
     Saltâr nel campo di quella regina.

         Cridan le gente: Ad arme! tutte quante;
     Ciascun di quei baron sembra leone.
     Il re Ballano a tutti vien davante,
     Poi Antifor e Oberto e Chiarïone,
     Il re Adrïano è drieto e Sacripante,
     Di quella gente fan destruzïone.
     Ben ha cagion ciascun de aver paura:
     Tutta è coperta a morti la pianura.

  1. Ml. doi; Mr. dui.
  2. T. e Ml. piede.
  3. T., Ml. e P. più di. 9. Ml., Mr. e P. a Sacripante.