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orlando innamorato |
[St. 51-54] |
Essendo in prima etate piccolino,
In mezo a fiere istrane era abattuto,
E non avea parente nè vicino
Qual gli porgesse per pietate aiuto.
Duo leoni avea in cerco il fanciullino,
E un drago, che di novo era venuto;
E l’acquila sua stessa e la pantera
Travaglia gli donâr più d’altra fiera.
Il drago occise et acquetò e’ leoni,
E l’acquila cacciò con ardimento;
A la pantera sì scortò li ungioni,
Che se ne avede ancor, per quel ch’io sento.1
Poi se vedea da conti e da baroni
Accompagnato, con le velle al vento
Andar cercando con devozïone
La Santa Terra et altre regïone.
Indi se volse e, come avesse l’ale,
Tutta la Spagna vidde e lo occeàno;
È recevuto in Francia alla reale,2
Forse come parente e proximano.
Error prese il maestro, e fece male,
Chè non dipense come egli era umano,
Come era liberale e d’amor pieno;
Non vi capia, chè ’l campo venne meno.
La terza istoria in quel modo se spaccia;
La quarta somigliava a questo figlio,
Che, essendo fanciullin, fortuna il caccia,
Vago e dipento e bianco come un ziglio,
Di pel rossetto et acquillino in faccia;
Ma lui sol a virtute diè di piglio,
E quella ne portò fuor di sua casa;
Ogni altra cosa in preda era rimasa.
- ↑ T. avidde.
- ↑ P. Oceano, E.