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orlando innamorato |
[St. 23-26] |
Ma Balduin cercando atrovò il conte,
Che pure alora occise Balgurano;
Come di sangue là fusse una fonte,
Fatto avea rosso tutto intorno il piano;
E Balduin, battendosi la fronte,
Conta piangendo come Carlo Mano
È morto al campo, o sta con tal martire,[1]
Che in poco de ora converrà morire.
Orlando alle parole stette un poco,
Per la gran doglia che gli gionse il core,
Ma poi divenne rosso come un foco,
Battendo i denti insieme a gran furore.[2]
Da Balduino avendo inteso il loco
Ove abattuto è Carlo imperatore,
Là se abandona quella anima fiera:
Ciascun fa loco più che volentiera.
Chi non il fa ben presto, se ne pente,[3]
Chè lui non cegna, ma del brando mena,
Et è tanto turbato e tanto ardente,
Che non discerne e’ soi da gli altri apena.
Per quel camino occise una gran gente;
Ma ritorno ad Ugiero di Dardona,[4]
Qual mai non posa cercando a ogni mano,
Sin che ha trovato il sir di Montealbano.
Nè il cognoscea, tanto era sanguinoso,
Chè il scudo avea coperto e l’armatura;
Poi che il cognobbe, tutto lacrimoso
Gli racontò la gran disaventura,
Come era andato il fatto doloroso,
E che il re Carlo sopra alla pianura
Era abattuto, de la vita in bando,
Se non lo ha già soccorso il conte Orlando;
- ↑ T., Ml. e Mr. e.
- ↑ Ml. e P. insieme i d.
- ↑ Mr. e P. non il; Ml. nol.
- ↑ T., Ml. e Mr. Ugiero di Dardona.