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orlando innamorato |
[St. 23-26] |
Roncioni e cavallier morti e tagliati
Tutto infiammarno il campo sanguinoso,
E l’arme rotte e gli elmi spennacchiati
Facean riguardo tristo e doloroso.
E’ paramenti a squarci dissipati,
E ciascun pien di sangue e polveroso;1
Il ruïnare a terra e il gran fraccasso2
Avrian smariti gli occhi a un satanasso.
Ricardo entrò primiero alla battaglia,
Il qual portava per cimiero un nido,
E Salamone adosso alla canaglia,
E Iachetto con sieco e ’l franco Guido.
Ciascun sì crudamente i Pagan taglia,3
Che sino al cel se odiva andare il crido;4
Ma alor se mosse incontra Balugante,
Grandonio e Serpentino e lo Amirante.
E per la lor prodezza e suo valore,
E per sua gente ancor, che gli abondava,
La nostra certo arìa avuto il peggiore,
Che indietro a poco a poco rinculava;
Ma, ciò veggendo Carlo imperatore,
Che a lato alla baruffa sempre istava,
Mandò in soccorso Olivieri il marchese,
E Naimo e il conte Gano e il bon Danese;
E sieco Avino e Ottone e Berlengiero
E Avorio, che anco lui fu paladino;
Avenga che io nol ponga per primiero,
Pur va con gli altri, e dietro a lui Turpino.
Alor se radoppiò lo assalto fiero
E levossi di novo alto polvino;
Altro che trombe non se ode nïente,
E lancie rotte de una e de altra gente.
- ↑ T., Ml. e Mr. param. e; P. I par. a squarci diss.
- ↑ P. I paramenti.... polveroso. Il.
- ↑ T. e Ml. crudamente.
- ↑ P. Ma lor.