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orlando innamorato |
[St. 15-18] |
Perchè, dopo che morto fu il vecchione,
Quale era negromante e incantatore,
Il re concesse questa regïone
A Martasino, a cui portava amore.
Apresso a questo venne Dorilone;
Aveva pur costui gente megliore,
Chè è re di Septa et ha porto su il mare;
La gente sua selvatica non pare.
Vennevi ancora Argosto di Marmonda,
Che stimato è guerrer molto soprano.
Il suo paese di gran pesci abonda,
Perchè è disteso sopra allo oceàno,
Tornando dietro al mare, alla seconda.1
Bambirago d’Arzila, a dextra mano.
La gente di costor è de una scorza
Nera, come è il carbon quando se smorza.2
Ma tra’ Getuli avea perso Grifaldo,
Che, via passando, non me venne a mente.
Lontano è al mare il suo paese caldo,
Populo ignudo, tristo e da nïente.
Bardulasto era morto, quel ribaldo,3
Ma novo re fu posto alla sua gente,4
La qual condotta venne da Alghezera;
Questa tra l’altre è ben gagliarda e fiera.
Vero è che non han ferro in sua provenza,
Ma tutti portano ossa de dragoni
Tagliente e acute, e non vedresti un senza;
Per elmi in capo han teste de leoni,
Sì che a mirarli è strana appariscenza.
In Francia periran questi poltroni;
Tutti han scoperte le gambe e le braccia;
Un sol non vi è, che assembri uno omo in faccia.
- ↑ Ml. e T. dietro al — Ml. e Mr. mare ala; T. alla.
- ↑ Ml. e Mr. sasmorza; P. s’amorza.
- ↑ Ml. imposto.
- ↑ Ml. e T. Questa era laltra e ben.