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orlando innamorato |
[St. 47-50] |
Ma, parendo già tempo de partire,
Però che era passato alquanto il caldo,
Volendo aponto della selva uscire,
Viddero un cavalliero ardito e baldo.
Or tutto il fatto me vi convien dire:
Quel cavalliero armato era Ranaldo,
Qual, come io dissi, dietro a Rodamonte
Era venuto presso a questa fonte.
Ma non vi gionse, perchè il fiume in prima
Che raccende lo amore, avea trovato.
Ora io non vi saprei contare in rima1
Come se tenne alora aventurato,
Quando vidde la dama, perchè estima
Sì come egli ama lei, de essere amato.
Visto ha per prova et inteso per fama
Ciò che per esso ha già fatto la dama.
Non cognosceva il conte, che era armato
Con quella insegna dal monte di foco;
Chè sì palese non se avria mostrato,
Serbando il suo parlare in altro loco.
Perchè, essendo ad Angelica accostato,
Cortesemente e sorridendo un poco
Disse: Madama, io non posso soffrire
Che io non vi parli, s’io non vo’ morire,2
Abench’io sappia a qual modo e partito
Mi sia portato, e con tal villania,
Ch’io non meritarei de essere odito.....
Ma so che seti sì benigna e pia,
Che, abenchè extremamente aggia fallito,
Perdonarete a quel che per folìa
Contro de lo amor vostro adoperai,
Del che contento non credo esser mai.
- ↑ P. cantare.
- ↑ Ml. e P. omm. io dopo che.