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1 Quella stagion che in cel più raserena,
     E veste di verdura gli arborscelli,
     Ed ha l’aria e la terra d’amor piena
     E de bei fiori e de canti de occelli,
     Gli amorosi versi anco mi mena,
     E vôl che a voi de intorno io rinovelli
     L’alta prodezza e lo inclito valore
     Qual mostrò un tempo Orlando per amore.

2 Di lui lasciai sì come Norandino
     Lo prese per compagno al torniamento;
     Ben vi andò volentieri il paladino,
     Chè di passare avea molto talento.
     Ora s’aconciò il tempo al lor camino
     Intra Levante e Greco, ottimo vento,
     Qual via gli portò in Cipri alla spiegata,
     Ove gran gente in prima era assembrata.

1. T., HI. e Mr. che in. — 2. T. arborsceliì. — 13. T. e Mr. se aconcio \ MI. taconcio ; P. «' è acconcio.

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