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CANTO SECONDO


         Se quella gente, quale io v’ho contata
     Ne l’altro canto, che è dentro a Biserta,
     Fusse senza indugiar di qua passata,
     Era Cristianità tutta deserta,
     Però che era in quel tempo abandonata
     Senza diffesa: questa è cosa certa;
     Chè Orlando alora e il sir de Montealbano
     Sono in levante al paese lontano.

         De Orlando io vi contai pur poco avante,
     Che Brigliadoro avea perso, il ronzone,
     Quando la dama con falso sembiante
     L’avea fatto salire a quel petrone.
     Ora lasciamo quel conte d’Anglante,1
     Ch’io vo’ contar de l’altro campïone,
     Dico Ranaldo, il cavalliero adorno,
     Qual con Marfisa a quel girone è intorno.

  1. P. qui il Conte.