[St. 3-6] |
libro ii. canto xix |
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Ma tutto quel che io vaglio, o poco, o assai,
Come vedeti, è nel vostro comando,1
E con più voglia e più piacer che mai
La bella istoria vi verrò contando;
Ove, se me ramenta, vi lasciai2
Nel ragionar di Brandimarte, quando
Con Fiordelisa, di bellezza fonte,
Tornava adietro a ritrovare il conte.
Tornando adietro il franco cavalliero
Con Fiordelisa, a mezo la giornata
Trovarno un varletino in su un destriero,
Che avea dietro una dama iscapigliata.
Lui via ne andava sì presto e legiero,
Che mai saetta de arco fu mandata
Con tanta fretta, o da ballestra il strale,
Qual non restasse a lui dietro a le spale.3
La dama, che era a piedi, pur seguia,
Abenchè fosse a lui molto lontana.
Il cavalliero incontra gli venìa
Con Fiordelisa per la terra piana;
E l’altra dama, che questa vedia,
Cridando incominciò: Falsa puttana!
Non ti varrà costui ch’è la tua scorta,
Chè in ogni modo a sto ponto sei morta.4
Lasciò la briglia, battendo ogni mano,
E ben se tenne morta Fiordelisa,
Perchè cognobbe presto aperto e piano
Che quella dispietata era Marfisa,
La qual seguito avea Brunello invano
(Il tutto vi ho contato, et a qual guisa);
Avendo quel giottone assai seguito,
Trovò la dama e il cavalliero ardito.
- ↑ Ml. e Mr. vedeti.
- ↑ P. mi rammento
- ↑ Ml. ale; T. alle.
- ↑ Ml. e Mr. a questo; P. a esto.