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300 orlando innamorato [St. 3-6]

3 Però che Amore è quel che dà la gloria,
     E che fa l’omo degno ed onorato,
     Amore è quel che dona la vittoria,
     E dona ardire al cavalliero armato;
     Onde mi piace di seguir l’istoria,
     Qual cominciai, de Orlando inamorato,
     Tornando ove io il lasciai con Sacripante,
     Come io vi dissi nel cantare avante.

4 Dapoi che il conte intese dove andava
     Re Sacripante, ed ove era venuto,
     E come in tema Angelica si stava
     Non aspettando d’altra parte aiuto,
     Il franco cavallier ben sospirava,
     E tutto se cambiò nel viso arguto;
     E senza fare al ponte altro pensiero,
     Calidora lasciò con Isoliero.

5 E Sacripante prese la schiavina
     E la tasca e il cappello e il suo bordone;
     Al re Gradasso via dritto camina.
     Ma torno adesso al figlio di Melone,
     Che cavalcando gionse una matina
     Con Brandimarte ad Albraca il girone;
     Ma non san come far quivi l’intrata,
     Cotanta gente intorno era acampata.

6 Torindo, il re de’ Turchi, e ’l Caramano
     Quivi era in campo, e ’l re di Santaria
     E Menadarbo, il quale era Soldano,
     Che tenne Egitto e tutta la Soria;
     Coperto era a trabacche e tende il piano:
     Non se vidde giamai tanta genia;
     Solo adunata è quella gente fella
     Per donar pena e morte a una donzella.