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orlando innamorato |
[St. 67-70] |
Che bisogna più dir? chè ciascun giura:
Beato chi mostrar si può più fiero!
Non vi si vede faccia di paura,
Ciascun minaccia con sembiante altiero.
Benchè a quei vecchi par la cosa dura,
Pur ciascadun promette di legiero;
Ma il re di Garamanta, quel vecchione,
Comincia un’altra volta il suo sermone,
— Segnor, dicendo, io voglio anch’io morire
Poi che al tutto è disfatta nostra gente;
Teco in Europa ne voglio venire.
Saturno, che è segnor dello ascendente,
Ad ogni modo ci farà perire;
Sia quel che vole, io non ne do nïente,1
Chè in ogni modo ho tanti anni al gallone,
Che campar non puotria lunga stagione.
Ma ben ti prego per lo Dio divino,
Che al manco in questo me vogli ascoltare.
Ciò te dico da parte de Apollino,
Da poi che hai destinato di passare.
Nel regno tuo dimora un paladino,
Che di prodezza in terra non ha pare;
Come ho veduto per astrologia,
Il megliore omo è lui che al mondo sia.
Or te dice Apollino, alto segnore,
Che se con tieco avrai questo barone,
In Francia acquistarai pregio et onore,
E cacciarai più volte il re Carlone.
Se vuoi sapere il nome e il gran valore
Del cavalliero e la sua nazïone,
Sua matre del tuo patre fu sorella,
E fu nomata la Galacïella.
- ↑ Mr. Gia quel che volio non ne.