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284 | orlando innamorato | [St. 11-14] |
11 Fo costui figlio a l’alto re Balante,
Che da Rugier Vassallo ebbe la morte,
Vago di faccia e di core arrogante,
Maggior del patre e più destro e più forte.
Ora la gente a lui fugge davante,
Nè se ritrova alcun che se conforte
Di star con seco voluntieri a faccia,
Ma come capre avante ogniom se caccia.
12 Il re Agramante non era vicino,
Ed intendea di tal fatto nïente,
Però che avea afrontato il re Sobrino,
E quel se diffendeva arditamente;
Ma vidde di lontano il gran polvino
Che menava fuggendo la sua gente.
Fuggia sua gente a Pinadoro avante:
Forte turbosse in faccia il re Agramante,
13 E rivoltato con la spada in mano
Ne l’elmo a Pinadoro un colpo lassa,
E tramortito lo distese al piano;
Ma, mentre che turbato avanti passa,
Gionse a lui nella coppa Pulïano,
E la coperta a l’elmo li fraccassa,
Scendendo sì gran colpo in su le spalle,
Che quasi il pose del destriero a valle.
14 Pur, come quel che avea soperchia lena,
Se tenne per sua forza nello arcione,
E verso Pulïano il brando mena,
E qui se cominciò l’aspra tenzone.
Or, mentre che ciascun più se dimena,
Vi gionse il re di Garbo, quel vecchione,
El re de Arzila, ch’era rimontato,
Quel de Fizano e quel di Bolga a lato.
11. MI. eh' avea; Mr. omm. ebbe; P. affrontato ha. — 22. T, Mr. e P.
elmo ai. — 31. T., MI. e Mr. El.