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orlando innamorato |
[St. 15-18] |
Questo reame allo estremo ponente
Da gente negra se vede abitare.
Or non se pose indugio di nïente,
Ma de Rugiero ogni om prese a cercare,
Il re Agramante e tutte le sue gente,1
Nè il re Brunello il volse abandonare;
E passando il deserto de l’arena2
Gionsero un giorno al monte di Carena.
Quella montagna è grande oltra misura,
E quasi con la cima al celo ascende,
Al summo de essa ha una bella pianura,3
Che cento miglia o quasi se distende,
De arbori ombrosa e di bella verdura;
Per mezo a quella un gran fiume discende,
Qual giù di monte in monte cade al piano,
E fa un bel porto al mar de l’oceano.
A lato di [qu]esto fiume era un gran sasso,4
Nel mezo di quel pian ch’io vi ho contato
Quasi alto un miglio dalla cima al basso,
De un mur di vetro intorno circondato;
Nè da salirvi su si vedde il passo,
Perchè tutto de intorno è dirupato,5
Ma, per quel vetro riguardando un poco,
Vedeasi un bel giardino entro a quel loco.
Era il vago giardino in su la cima6
De verdi cedri e di palme fronzuto.7
Mulabuferso, ch’ivi è stato in prima
E non aveva il gran sasso veduto,
Incontinente prese per estima8
Che per incanto ciò fosse avenuto,
E che lo incantator detto Atalante
L’avesse ascoso a gli occhi suoi davante.
- ↑ P. tutta la sua.
- ↑ Ml. e Mr. deserto.
- ↑ P. A summo de.
- ↑ P. a questo.
- ↑ T. e Mr. dirrupato.
- ↑ Ml. e P. vetro.
- ↑ T. e Ml. verde cedri.
- ↑ P. nel suo core estima.