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orlando innamorato |
[St. 59-62] |
Gente devota, odeti et ascoltati
Ciò che vi dice il dio grande Apollino:
Tutti color che in Francia fian portati,
Dopo la pena del lungo camino
Morti seranno e per pezzi tagliati,
Non ne camparà grande o picciolino:
E Rodamonte con sua gran possanza
Diverrà pasto de’ corbi de Franza.
Poi che ebbe detto, se pose a sedere
Quel re, che ha molta tela al capo involta.1
Ridendo Rodamonte a più potere
La profezia di quel vecchione ascolta.
Ma quando quieto lo vide e tacere,
Con parlare alto e con voce disciolta
— Mentre che siam qua, disse, io son contento
Che quivi profetezi a tuo talento;
Ma quando tutti avrem passato il mare,
E Franza struggieremo a ferro e a foco,
Non me venistù intorno a indovinare,
Perch’io serò il profeta di quel loco.
Male a quest’altri pôi ben minacciare,
A me non già, che ti credo assai poco,
Perchè scemo cervello e molto vino
Parlar te fa da parte de Apollino.
Alla risposta di quello arrogante
Riseno molti e odirla volentieri.2
Giovani assai della gente africante
A quell’impresa avean gli animi fieri;
Ma e’ vecchi, che passâr con Agolante
E che provarno e’ nostri cavallieri,
Mostravan che questo era per ragione
De Africa tutta la destruzïone.
- ↑ Mr. omm. ha.
- ↑ P. risero.