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266 | orlando innamorato | [St. 63-66] |
CANTO DECIMOSESTO
La bella istoria che cantando io conto,
Serà più dilettosa ad ascoltare,
Come sia il conte Orlando in Franza gionto
Et Agramante, che è di là dal mare;
Ma non posso contarla in questo ponto,
Perchè Brunello assai me dà che fare;
Brunello, il piccolin di mala raccia,
Qual fugge ancora, e pur Marfisa il caccia.
Et avea tolto il corno al conte Orlando,
Sì come io vi contai, quella matina,
E Balisarda, lo incantato brando
Che fabricato fu da Falerina;
E nel canto passato io dicea quando
Intrava quel giottone a ogni cucina,
Non aspettando a’ figatelli inviti,1
Pigliando e’ grossi sempre e rivestiti.2