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12 orlando innamorato [St. 35-38]

         Ma non già per cacciare, o stare a danza,
     Nè per festeggiar dame nei giardini,
     Starà nel mondo nostra nominanza,
     Ma cognosciuta fia da tamburini.
     Dopo la morte sol fama ne avanza,
     E veramente son color tapini
     Che d’agrandirla sempre non han cura,1
     Perchè sua vita poco tempo dura.

         Nè vi crediate che Alexandro il grande,
     Qual fu principio della nostra gesta,
     Per far conviti de optime vivande
     Vincesse il mondo, nè per stare in festa.
     Ora per tutto il suo nome si spande,
     E la sua istoria, che è qui manifesta,
     Mostra che al guadagnar d’onor si suda,
     E sol s’acquista con la spada nuda.

         Onde io vi prego, gente di valore,
     Se di voi stessi aveti rimembranza,
     E se cura vi tien del vostro onore,
     S’io debbo aver di voi giamai speranza,
     Se amati ponto me, vostro segnore,
     Meco vi piaccia di passare in Franza,
     E far la guerra contra al re Carlone
     Per agrandir la legge di Macone.2

         Più oltra non parlava il re nïente,
     E la risposta tacito attendia.
     Fu diverso parlar giù tra la gente,
     Secondo che ’l parer ciascuno avia.
     Tenuto era fra tutti il più prudente
     Branzardo, quel vecchion, re di Bugia,
     E, veggendo che ogni om solo a lui guarda,
     Levasi al parlamento e più non tarda.

  1. T. e Mr. da grandirla.
  2. T. e Mr. agradir.