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orlando innamorato |
[St. 19-22] |
Diceva Brandimarte: Alto barone,
Già molte volte odito ho racontare
Che del servigio perde il guiderdone
Colui che for de modo fa pregare;
Io ti cheggio, per Dio di passïone,
Che quel che ho detto, tu lo vogli fare;
E quando far nol vogli, io te prometto
Ch’io tornarò di novo a Macometto.
Orlando non rispose a quei sermoni,
Nè acconsentitte e non volse desdire.1
Eccoti gente armate de ronconi,
Che alla pregion la porta fanno aprire.
Diceva il caporale: O campïoni,
Quale è Orlando di voi, debba venire;
Quel che è desso, lo dica e venga avante,
Chè appresentar conviense a Manodante.
Brandimarte rispose incontinente,
Che apena non avea colui parlato;
Il conte Orlando diceva nïente,
Ma sospirando si stava da lato.
Or tolse Brandimarte quella gente,
E così proprio come era legato
(Che far non può diffesa nè battaglia)
Al re lo presentò quella sbiraglia.
Manodante era di natura umano,
Però piacevolmente a parlar prese,
Dicendo: Ria fortuna e caso istrano
A mio dispetto mi fa discortese;
E ben ch’io sappia che sei cristïano,
Nemico a nostra legge di palese,
Sapendo tua virtute e il tuo valore,2
Assai me incresce a non te fare onore.
- ↑ P. Nè acconsentir non volle, nè d.
- ↑ Ml. vertute el.