[St. 19-22] |
libro ii. canto xi |
187 |
Mentre che fu tra loro il ragionare
Alla riviera sopra al verde piano,
Odirno ad alto un corno risuonare
Del castelletto sopra al poggio altano;
E poi vidderno al ponte giù callare
E scendere alla costa il castellano.
Senz’arme quel vecchione in arcion era,
Ma seco avea d’armati una gran schiera.
Come fu gionto, al conte fie’ riguardo,
E salutollo assai cortesemente;
Poi, sì come era usato, quel vecchiardo
Narrò la loro usanza e conveniente
Del ponte ove dimora Balisardo,
Qual consumata avea cotanta gente;1
Come era incantator, falso e ribaldo,
E ciò che prima avea detto a Ranaldo.
Senza longare in più parole il fatto,2
Giù per quel fiume Orlando fu portato,
E seco in nave Brandimarte adatto,
Et Origilla gli sedea da lato;
E volse il conte sopra ad ogni patto
Che Brigliador ben fusse governato.
Il castellano il tolse, a giuramento
Ciò promettendo; e ’l conte fu contento.
Gionti alla foce, ove il fiume entra in mare
E sotto il ponte roïnoso corre,
Già sotto a l’arco Balisardo appare,3
Che quasi pareggiava quella torre.
A questo ponto vi serà che fare,4
Perchè tutto l’inferno all’un soccorre,
E l’altro è sì gagliardo di natura,
Che omo del mondo contra a lui non dura.
- ↑ P. Che.
- ↑ Mi., Mr. e P. longare.
- ↑ P. sopra.
- ↑ P. punto assai sarà.