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orlando innamorato |
[St. 51-54] |
Così la gente sua va confortando
Re Rodamonte con parlare ardito;
Questo e quello altro per nome chiamando,
Gli invita a riposar sopra a quel lito.
Or de Arcimbaldo vi verrò contando,
Che nel castel di Monico è fuggito,
Rotto e sconfitto et a morte piagato,
Come di sopra a ponto io ve ho contato.
Come alla rocca fu dentro alle mura,
Al patre un messaggiero ebbe mandato,[1]
Che gli contasse di questa sciagura
El fatto tutto, come era passato.
De avvisar Naimo ancora ha preso cura,
Qual già dentro a Marsilia era arivato,
E mandò ad esso un altro messaggiero,
Che gli raconta il fatto tutto intero.[2]
Re Desiderio fu molto dolente,
Quando egli intese la novella fiera;
Uscitte de Savona incontinente,
Spiegando al vento sua real bandiera;
A Monico ne vien con la sua gente.
Da l’altra parte il duca di Bavera
Si mosse di Marsilia con gran fretta,
Per far de’ Saracini aspra vendetta.
Ciascuna schiera a gran furia camina,
Dico Francesi e gente italïana,
E l’una vidde l’altra una matina
Da due vallette non molto lontana.
In mezo è Rodamonte alla marina,[3]
Dove accampata ha sua gente africana.
Quel forte saracin dal crudo guardo[4]
Vidde nel monte gionto il re lombardo,
- ↑ Mr. messagio.
- ↑ T. e Mr. Che egli.
- ↑ Mr. megio a (ha?) rodamonte.
- ↑ T. e Ml. guardo.