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[St. 63-66] libro i. canto ii 45

CANTO TERZO


        Segnor, nell’altro canto io ve lasciai
     Sì come Astolfo al Saracin per scherno
     Dicea: Briccone, non te vantarai,
     Se forse non te vanti ne l’inferno,
     Di tanti alti baron che abattuto hai.
     Sappi, come io te piglio, io ti governo
     Nella galea. Poi che sei gigante,1
     Farotte onore, e serai baiavante.

        Il re Grandonio, che sempre era usato
     Dire onta ad altri, e mai non l’ascoltare,
     Per la grande ira tanto fu gonfiato,
     Quanto non gonfia il tempestoso mare,2
     Alor che più dal vento è travagliato,
     E fa il parone ardito paventare.
     Tanto Grandonio se turba e tempesta,
     Battendo e’ denti e crollando la testa,

  1. P. poscia.
  2. Mr. ne gonfia