Pagina:Boiardo - Orlando innamorato I.djvu/510

500 orlando innamorato [St. 27-30]

27 Ed ecco avanti lo vide venire,
     Con la man disarmata e senza brando,
     Come colui ch’è preso, a non mentire.
     Andogli incontra pallido e tremando,
     E apena se ritenne de ferire;
     Ma poi, dapresso con lor ragionando,
     Cognobbe nella voce e nel sembiante
     Che Locrino era quel, non Arïante.

28 Ben sapea il vecchio che quel giovanetto
     La sua figliola avea molto ad amare,
     E però gli diceva: "Io ti prometto,
     Se questo tuo pregion me vôi donare,
     Contento ti farò di quel diletto
     Qual più nel mondo mostri desïare.
     Se vero è che mia figlia cotanto ami,
     Io te contentarò di quel che brami."

29 Locrino paccio fu presto accordato,
     Benchè darli il pregion non gli era onore;
     Tanto già lui d’amore era spronato,
     Che gli avria dato parte del suo core.
     Essendo già tra lor fatto il mercato,
     La nostra gionta gli pose in errore,
     Perchè Arïante ed io, che ero pregione,
     Giongemmo avanti a quel crudo vecchione.

30 Quivi la cosa fu tutta palese
     E la cagion de l’arme tramutate.
     Alora Oringo molto me riprese,
     Che in dosso le sue insegne avea portate;
     E tra noi quattro fur molte contese,
     E quasi ne venemmo a trar le spate,
     Perchè Arïante ancor se lamentava
     Pur de Locrin, che sua insegna portava.

22. T. e Mr. posa. — 24. T., MI. e Mr. giongemo. — 25. MI. fo tuta. —

30. T., MI. e Mr. venemo.