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462 | orlando innamorato | [St. 63-66] |
Come l’abbi robbato io non ho cura:
Rendime il mio destriero, e fiate onore.1
Tu ne l’hai via mandato per paura,
Chè di tenerlo non ti dava il core;
Ma, se egli avesse de intorno le mura
Tutte de acciaro, lo trarò di fore;
Et odi come io parlo chiaro e sodo:
Io lo voglio per forza ad ogni modo.
— La prova vederemo incontinente,
Rispose Orlando, sorridendo un poco:
E non avea già faccia de ridente,
Ma battea labre e gli occhi come foco.
Or, bei Segnori, io vi lascio al presente,
E se voi tornareti in questo loco,
Dirò questa battaglia dove io lasso,
Che un’altra non fu mai di tal fraccasso.
- ↑ Ml. e Mr. siate.