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orlando innamorato |
[St. 19-22] |
Come fu giunta, ad Orlando se inchina,1
E con parlar cortese e voce pura
Gli disse: Cavallier, questa matina
Trovato aveti la maggior ventura
Che abbia la terra tutta e la marina;2
Ma a ciò bisogna un cor senza paura,
Quale aver debbe un cavallier perfetto,
Sì come voi mostrati nello aspetto.
Questo libro la insegna ad acquistare,
Ma il modo e la maniera convien dire.
Prima il bel corno vi convien suonare,
Poi de improviso questo libro aprire,
E leggeriti quel che avriti a fare
Di quella cosa che abbia ad apparire;
Perchè, suonando il corno, a prima voce
Verrà qualcosa orribile e feroce.
Ma il libro chiarirà, quale io ve ho detto,3
Come vi abbiate in quella a governare;4
E non crediati già di aver diletto,
Ma converravi il brando adoperare.
Come sereti fuor di quel sospetto,
Non vi bisogna ponto indugïare,
Chè vostra libertà vi serìa tolta;
Ma il corno suonareti un’altra volta.
Et a quel suono ancor qualche altra cosa
Vedreti uscire e qualche gran periglio;
E voi, come persona valorosa,
Aprite il libro e prendite consiglio;5
Ma se teneti l’alma paurosa,
A tal ventura non dati de piglio;
Perchè ardito principio e mala fine
Fatto ha più volte assai gente tapine.
- ↑ T., Ml. e Mr. gionto.
- ↑ Ml., Mr. e P. la terra e tutta.
- ↑ P. quel ch’io ve.
- ↑ T. omm. a.
- ↑ Ml. prendeti; P. prendete.