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orlando innamorato |
[St. 11-14] |
Tra il forte Oberto e quel re de Turchia
La zuffa cominciata ancor durava;
Torindo la battaglia mantenia,
A benchè Oberto forte lo avanzava.
Più fier cresce lo assalto tutta via,
In quei tre lochi ogni om se adoperava;
Vero è che con più ardore et altra guisa1
Se combattea là dove era Marfisa.
Ma poi de tutte tre queste battaglie2
Vi contaraggio il fin, ciò vi prometto;
Or convengo narrarvi altre travaglie
De il conte Orlando, che giva soletto
Tra l’aspre spine e le saxose scaglie,
Dove il lasciai, in quel folto boschetto;
Sol di trovare il suo compagno ha cura,
Sempre cercando insino a notte scura.
Da poi che ’l giorno al tutto fu passato,
E già splendia nel cel ciascuna stella,3
E non trova colui che egli ha cercato,
Nè scontra che de quel sappia novella,
Smonta Baiardo e discese nel prato,
Et avea seco quella damigiella
Di cui longo parlare aveti odito,
Qual fie’ la beffa al suo vecchio marito.
Lei de essere assalita dubitava,
E forse non gli avria fatto contrasto;
Ma questo dubbio non gli bisognava,
Che Orlando non era uso a cotal pasto.
Turpino affirma che il conte de Brava
Fo ne la vita sua vergine e casto.
Credete voi quel che vi piace ormai;
Turpin de l’altre cose dice assai.
- ↑ P. e d’altra.
- ↑ Ml. tute e.
- ↑ T., MI, e P. splendea.