[St. 67-70] |
libro i. canto xxi |
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Lui forte ansando alle tende arivava;
E' soi gli sono intorno con letizia.
Tutta la gente di fuora cridava:
Adoprata ha il volpone alta malizia.
Or tu pôi mo pensar se io biastemava,
Ch’io piansi il sangue vivo per gran stizia;
E nel mio cor dicea: Se egli è volpone,1
Farollo essere un becco, per Macone.
Che mai non intrò a giostra cavalliero,
Nè a torniamento per farsi vedere,
Che avesse in capo tanto alto il cimiero,2
Come io farò di corne al mio potere.
Ponga a guardarme tutto il suo pensiero,3
Che non gli giovarà lo antivedere;
E s’egli avesse uno occhio in ciascun dito,
Ad ogni modo rimarrà schernito.
Feci il pensiero e missilo ad effetto....
Ma voi aveti forse altro che fare,
Perchè io vedo entrambi nello aspetto4
Esser sospesi e de intorno guardare;5
Sì che io verrò con voi, e con diletto
La mia novella voglio seguitare,
Qual or vi piace, Prendìte la via,6
Ch’io serò presta a farvi compagnia. 7
Rispose Brandimarte: Il danno mio
M’ha tratto della mente al tutto fuore,
E de mia dama tanto mi scia rio,
Come perduto avessi proprio il core;
Sì che a cercarla è tutto il mio desio;
E sento per la indugia tal dolore
E tanta pena e tanta angoscia e guai,
Ch’io non ho inteso ciò che detto m’hai.
- ↑ Ml. un volpone.
- ↑ P. omm. il.
- ↑ Mr. omm. suo.
- ↑ P. vi vedo.
- ↑ P. e intorno riguardare.
- ↑ Ml. e P. Qualor; Mr. Qualora.
- ↑ T. presto