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[St. 67-70] libro i. canto xxi 383

         Lui forte ansando alle tende arivava;
     E soi gli sono intorno con letizia.
     Tutta la gente di fuora cridava:
     Adoprata ha il volpone alta malizia.
     Or tu pôi mo pensar se io biastemava,
     Ch’io piansi il sangue vivo per gran stizia;
     E nel mio cor dicea: Se egli è volpone,1
     Farollo essere un becco, per Macone.

         Chè mai non intrò a giostra cavalliero,
     Nè a torniamento per farsi vedere,2
     Che avesse in capo tanto alto il cimiero,3
     Come io farò di corne al mio potere.
     Ponga a guardarme tutto il suo pensiero,
     Che non gli giovarà lo antivedere;
     E s’egli avesse uno occhio in ciascun dito,
     Ad ogni modo rimarrà schernito.

         Feci il pensiero e missilo ad effetto....
     Ma voi aveti forse altro che fare,4
     Perchè io vedo entrambi nello aspetto
     Esser sospesi e de intorno guardare;5
     Sì che io verrò con voi, e con diletto
     La mia novella voglio seguitare,
     Qual or vi piace. Prendite la via,6
     Ch’io serò presta a farvi compagnia. 7

         Rispose Brandimarte: Il danno mio
     M’ha tratto della mente al tutto fuore,
     E de mia dama tanto mi scia rio,
     Come perduto avessi proprio il core;
     Sì che a cercarla è tutto il mio desio;
     E sento per la indugia tal dolore
     E tanta pena e tanta angoscia e guai,
     Ch’io non ho inteso ciò che detto m’hai.

  1. Ml. un volpone.
  2. P. omm. il.
  3. Mr. omm. suo.
  4. P. vi vedo.
  5. P. e intorno riguardare.
  6. Ml. e P. Qualor; Mr. Qualora.
  7. T. presto