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CANTO DECIMOSESTO
Tutte le cose sotto della luna,
L’alta ricchezza, e’ regni della terra,
Son sottoposti a voglia di Fortuna:
Lei la porta apre de improviso e serra,
E quando più par bianca, divien bruna;
Ma più se mostra a caso della guerra
Instabile, voltante e roïnosa,1
E più fallace che alcuna altra cosa;
Come se puote in Agrican vedere,
Quale era imperator de Tartaria,
Che avia nel mondo cotanto potere,
E tanti regni al suo stato obedia.
Per una dama al suo talento avere,
Sconfitta e morta fu sua compagnia;
E sette re che aveva al suo comando
Perse in un giorno sol per man di Orlando.2