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orlando innamorato |
[St. 39-42] |
E caminando senza alcun riposo,
Al bel verzier fo gionta una matina.
In bocca avia lo annel meraviglioso:
Per questo non la vede Dragontina.
Di fora aveva il palafreno ascoso,1
Ed essa a piede fra l’erbe camina,
E caminando, a lato ad una fonte,
Vede iacerse armato il franco conte.
Perchè la guarda faceva quel giorno,
Stavasi armato a lato alla fontana.
Il scudo a un pino avea sospeso e il corno;2
E Brigliadoro, la bestia soprana,
Pascendo l’erbe gli girava intorno.
Sotto una palma, a l’ombra proximana,
Un altro cavallier stava in arcione:
Questo era il franco Oberto dal Leone.
Non scio, Segnor, se odisti più contare
L’alta prodezza de quel forte Oberto;
Ma fu nel vero un baron de alto affare,
Ardito e saggio, e de ogni cosa experto.
Tutta la terra intorno ebbe a cercare,
Come se vede nel suo libro aperto.
Costui facea la guarda alora quando
Gionse la dama a lato al conte Orlando.
Il re Adrïano e lo ardito Grifone
Stan ne la loggia a ragionar de amore;
Aquilante cantava e Chiarïone,
L’un dice sopra, e l’altro di tenore;
Brandimarte fa contra alla canzone;
Ma il re Ballano, ch’è pien di valore,
Stassi con Antifor de Albarosia:
De arme e di guerra dicon tutta via.3
- ↑ Ml. e T. palafren nascoso.
- ↑ Mr. suspeso.
- ↑ Ml. Prestamente montato è su la sella E il conte per man prende la dongiella; Mr. e P. guerre.