Pagina:Boiardo - Orlando innamorato I.djvu/257

[St. 39-42] libro i. canto xiii 247

39 L’ordine dato se pone ad effetto.
     Avea già Trufaldin prima donata
     A Polindo una rocca da diletto,
     Longe a Montefalcone una giornata.
     Qui dentro intrarno senza altro rispetto
     Quel cavalliero e la giovene amata.
     Cenando insieme con gran festa e riso,
     Eccoti Trufaldin quivi improviso.

40 Vaga fortuna, mobile ed incerta,
     Che alcun diletto non lascia durare!
     Sotto la terra è una strata coperta,
     Per quella nella rocca se può andare.
     Avea il malvaggio questa cosa esperta,
     Perciò li volse la rocca donare.
     Così cenando, e doi de amore accesi
     Fuor de improvviso crudelmente presi.

41 Polindo di parlar già non ardiva,
     Per non far seco la dama perire;
     Ma di grande ira e rabbia se moriva,
     Chè non può a Trufaldin sua voglia dire.
     Quel re comanda alla dama che scriva
     Al suo german che a lei debba venire,
     Fingendo che Polindo l’ha menata
     Dentro a una selva grande e smisurata;

42 E quivi a forza rinchiusa la tene,
     Sotto la guarda di tre suoi famigli;
     Ma se lui quivi secreto ne viene,
     Vôl che Polindo e quelli insieme pigli;
     Che le cagion diragli intiere e piene
     Di sua partita, e non se meravigli;
     Che poi lo chiarirà che il suo camino
     Campato ha lui di man di Trufaldino.

T). P. sofipeito. — 26. T., MI. o Mr. dn tre. — 29. Mr. piene.