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200 | orlando innamorato | [St. 47-50] |
CANTO UNDECIMO
Di sopra odisti il corso e la roina
Del re Agricane, quella anima fiera.1
Come un gran fiume fende la marina,
Sì come una bombarda apre una schiera,
Così quel re col brando non afina,
Ogni stendardo atterra, ogni bandiera;
Taglia e’ nimici e spezza la sua gente,
Nè l’un nè l’altro non cura nïente.
Nè Tartaro o Circasso lui riguarda,2
Nè de amici o nemici fa pensiero;
A quel vôl mal, che il camino gli intarda.
Ora è pur gionto quel segnor altiero
Dove discerne la prova gagliarda
Che fa il re Sacripante in sul destriero:
Vede fuggire e’ soi con alte stride,
E il re circasso vede, che li occide.