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[St. 51-53] libro i. canto x 199

        Lascia sua schiera il re pien di valore
     Sopra il destriero, ed abassa la lanza,
     E Polifermo atterra con furore;
     Brontino e Pandragon poco li avanza,1
     E questo Argante, che era imperatore,
     Chè tutti in terra vanno ad una danza;
     E poi ch’egli ha la spada in sua man tolta,2
     La gente tartaresca fugge in volta.

        In altra parte combatte Agricane,
     E meraviglia fa di sua persona;
     Vede sua gente per coste e per piane
     Fuggire in rotta, e che il campo abandona.
     Per la grande ira morde ambe le mane,
     E in quella parte crucïoso sprona;3
     Urta ed occide chi li viene avante,
     O sia de’ suoi, o sia de Sacripante.

        Come di verno, nel tempo guazoso,
     Giù de un gran monte viene un fiume in volta,
     Che va sopra a la ripa ruinoso,
     Grosso di pioggia e di neve disciolta:4
     Cotal veniva quel re furïoso,
     Con ira grande e con tempesta molta.
     Una gran prova poi, che egli ebbe a fare,
     Vi vo’ ne l’altro canto racontare



  1. P. l’avanza.
  2. T. che gli; Ml. che egli; Mr. che li.
  3. Ml. crucioso spirona; P. cr. sperona.
  4. T. e Mr. omm. e.