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orlando innamorato |
[St. 47-50] |
La battaglia era tutta inviluppata:
Chi qua, chi là per lo campo fuggia.
La polvere tanto alto era levata,1
Che l’un da l’altro non se cognoscia;
Ed è la cosa sì disordinata,
Che non giova possanza, o vigoria
Del re Agricane, che è cotanto forte;
Ma a lui davanti son sue gente morte.
Quel re di gran dolor la morte brama;
Soletto fuor de schiera se tra’ avante,2
Ciascun de’ soi baron per nome chiama:
Uldano, e Saritrone, e il fiero Argante,
E Pandragone, degno di gran fama,
Lurcone, e Radamanto, che è gigante,
Polifermo e Brontino e Santaria
Ad alta voce chiama tutta via.
Montato era Agrican sopra Baiardo;
Davanti a tutti vien con l’asta in mano.
Apre ogni schiera quel destrier gagliardo,3
Con tanta furia vien sopra del piano;
Abatte ciascadun senza riguardo:
Et ecco riscontrato ha il re Varano.
Avanti lo colpisce entro la testa,
Giettalo a terra con molta tempesta.
Brunaldo fu cacciato dello arcione
Da Polifermo; ed ecco il forte Argante,
Che con la lancia atterra Savarone;
E Radamanto, quel crudo gigante,
Abatte Ungiano sopra del sabbione.
Or vede bene il franco Sacripante
Tutta sua gente morta e sbigotita,
Se sua persona non li porge aita.
- ↑ T., Ml. e P. alto.
- ↑ P. Sol fuor di schiera si ritrasse.
- ↑ Ml. e Mr. schiere.