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orlando innamorato |
[St. 31-34] |
Astolfo con la lancia l’ha scontrato;
Disconzamente in terra il trabuccava.
Ciascun dei re ben se è meravigliato,
E più l’un l’altro già non aspettava.
Movesi un crido grande e smisurato:
Adosso! adosso! ciascadun cridava;
E tutti insieme quella gran canaglia
Contra de Astolfo viene alla battaglia.
Lui d’altra parte sta fermo e securo,
E tutta quella gente solo aspetta,
Come una rocca cinta de alto muro;
Sopra Baiardo a gran fatti se assetta.
Per la polvere il celo è fatto scuro,
Che move quella gente maledetta;
Quattro vengono avanti: Saritrone,
Radamanto, Agricane e Pandragone.
Or Saritrone fu il primo incontrato,
E verso il cel rivolse ambe le piante;
Ma Radamanto da il dritto costato
Percosse il duca; e quasi in quello instante
Agricane il ferì da l’altro lato;1
E nella fronte de l’elmo davante
Pur in quel tempo il gionse Pandragone:
Questi tre colpi lo levâr d’arcione.
E tramortito in terra se distese,
Per tre gran colpi che avea ricevuti.
Radamanto è smontato, e lui lo prese,
Benchè sian l’altri quivi ancor venuti.
Vero è che Astolfo non fece diffese,
Chè era stordito, e non vi è chi lo aiuti.
Ebbe Agricane assai meglior riguardo,
Chè lasciò Astolfo, e guadagnò Baiardo.