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184 orlando innamorato [St. 75-78]

        Era ancor tutto armato il cavalliero,
     Perchè gionto era pur quella matina;
     E Brigliadoro, il suo franco destriero,
     Legato è tra le rose ad una spina.
     Lui de altra cosa non avea pensiero;
     Ed eccoti qui gionge Dragontina,
     Dicendo: Cavallier, per lo mio amore
     Non anderai dove odi quel rumore?

        Altro non pensa il cavallier soprano,
     Salta in arcione e la visera serra:1
     Alla zuffa ne va col brando in mano.
     Già Brandimarte ha Chiarïon per terra,
     Et Astolfo ha abbattuto il re Ballano,2
     Ed a cavallo e a pedi se fan guerra.
     Ma, come prima gionse il conte Orlando,
     Cognobbe Astolfo Durindana el brando;3

        E crida forte: O cavallier pregiato,4
     Fiore e corona de ogni paladino!
     Oh sempre Dio del cel ne sia lodato!
     Non me cognosci ch’io son tuo cugino,
     Che tanto per il mondo te ho cercato?
     Chi te condusse per questo giardino?
     Il conte de nïente non lo ascolta,
     Nè se ricorda vederlo altra volta;

        Ma con gran furia e senza alcun riguardo
     Un grandissimo colpo a due man mena;
     E se non fosse che il destrier Baiardo
     È di tal senno e di cotanta lena,
     Serebbe ucciso quel duca gagliardo,
     Chè morto l’avria Orlando con gran pena:5
     Ben che il mur del giardin fosse molto alto,
     Baiardo a un tratto lo passò de un salto.

  1. T. e Mr. aserra.
  2. P. abbattuto ha.
  3. T. e il.
  4. T. forte l cavallier; Mr. lo cav.; P. oh cav.
  5. T. Che morto avrebbe Or.